La musica in Italia è cambiata. Si sa.
E’un argomento comune e sempre più persone si sentono di dire la loro sulla questione qualità nei riguardi della musica che passa per radio. Non parlo di musica colta o ricercata, ma di quella che invade gli spazi comuni e l’aria mentre aspettiamo in coda alle poste, scegliamo il pane dal nostro panettiere o guardiamo un maglione in un negozio del centro.
E come sempre mi trovo a riflettere ascoltando parlare chi, non per mestiere, si improvvisa critico musicale. Ritengo preziose le opinioni dei “non esperti che si credono tali", perchè si trovano nelle loro massime molte cose discutibili, ma a volte anche delle verità che sono talmente ovvie, da non averle proprio notate.
Allora all’ennesima domanda che mi è stata posta: Silvia, ma perchè la musica di ora è “così”? ho iniziato a riflettere.
Sono cambiate le canzoni, i cantanti, gli autori, i musicisti...? Cosa davvero è cambiato?
Da cosa parte e cosa condiziona questo cambiamento?
Essendo io una cantante e insegnante di canto pongo l'attenzione sulla questione voce ed entro immediatamente in un circolo vizioso dal quale non so uscire.
I punti fondamentali sono:
- Le canzoni sono più semplici da cantare
- I cantanti cantano sempre meno
E qui si casca nel famoso dilemma dell’uovo e della gallina, che tanto piace all’umanità.
Ma vi dirò che la risposta della scienza è arrivata e, UDITE UDUTE è nato prima l’uovo!
"Le prime uova infatti risalgono alla specie animale dei rettili vissuti circa 350 milioni di anni fa . I rettili (a differenza degli anfibi, da cui sono derivati ), deponevano le uova fuori dall’acqua. Diversamente dalle uova degli anfibi, quelle dei rettili avevano un guscio rigido e poroso, che serviva per proteggere il prezioso contenuto dal disseccamento operato dal Sole.....” cit. Focus
Quindi tornando all’argomento principale, da cosa è partito tutto? Quale è il giusto ordine con cui possiamo arrivare a capire da cosa dipenda il calo della qualità/difficoltà nei pezzi pop?
Si scrivono canzoni più semplici perchè i cantanti non sarebbero in grado di cantare quelle più complesse o i cantanti di oggi si sono adagiati nello studio della tecnica vocale perchè le canzoni che devono affrontare sono più semplici?
Sicuro è il fatto che, andando avanti così si rischia di non avere più in classifica cantanti come Whitney Houston, Celine Dion, Michael Bolton... e chi più ne ha più ne metta, oltre al fatto che si stanno disabituando le persone alla qualità vocale e musicale, quindi la cultura in questo ambito subirà un notevole regresso.
Ho lanciato così un tremendo dilemma, che spero possa essere un degno sostituto della gallina e dell’uovo, visto che ormai la scienza ha risolto il dubbio che ci affliggeva da centinaia di anni.
Ci piazzo anche un comodo schema che chiarifica il circolo vizioso che mi ruota in testa da un po’... dite pure la vostra, Olin Miller sostiene che tutti sembrano sapere esattamente come risolvere i problemi degli altri....magari risolverete voi il mio rompicapo!
Sicuramente c è sempre meno cultura musicale.... in Italia si produce trap a gogo .....non si insegna musica nelle scuole e ciò non giova.
In realtà oggi secondo me molti giovani sanno cantare tecnicamente meglio rispetto a prima ma questo, che dovrebbe essere a pro dell’ interpretazione in realtà ne va a discapito perché manca la sensibilità musicale.
Riguardo alle canzoni c è sempre meno fantasia.... si sopravvalutano i testi e poi musicalmente i pezzi fanno schifo.
Credo fortemente che la mancanza di cultura sia alla base di tutto ciò.