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Le risonanze e la propriocezione

Questa interessantissima foto, tratta da "How to sing" (1906) di Lilli Lehmann, ci mostra dove viene “percepito” il suono durante l’emissione vocale nei vari registri (petto, mix, testa).


Le risonanze

Le sensazioni percepite dal cantante nei vari registri sono generate dalle risonanze vocali. Per esempio, il cantante potrebbe percepire delle vibrazioni nel petto, cantando note basse. La risonanza del suono percepita nelle cavità del petto produce la sensazione che il suono risieda proprio nella parte alta del torace.


Man mano che la tonalità sale, il cantante potrebbe percepire un trasferimento di risonanza intorno al primo passaggio, e muovendosi ancora nella parte alta dell’estensione vocale, potrebbe avvertire una scissione di risonanza (split di risonanza) con una parte di suono che risuona dietro il palato molle e crescendo ancora di tonalità, dietro la testa.


La voce certamente non si trova nel petto o nella testa, ma nasce all’interno dalla laringe. Sebbene siano le corde vocali a creare note, la risonanza determina il suono unico di ogni cantante, grazie alle diverse forme e dimensioni delle cavità di ognuno di noi.


Quello che percepisce il cantante a livello di sensazioni vibratorie muscolo scheletriche è la risposta che si ha sulle cavità di risonanza (nel torace, nella testa, nella zona degli occhi e degli zigomi…). In pratica l’onda sonora che attraversa queste cavità, crea dei reverberi che il cantante percepisce in zone di attività vibratorie ossee. Queste zone di percezione faranno poi distinguere al cantante , con l’esperienza, se in quel momento il suono è fatto nel modo corretto.

Si tratta quindi di riferimenti propriocettivi e soggettivi.








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